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Installazione Fotovoltaico

Come funziona l'installazione fotovoltaico

Scegliere un impianto fotovoltaico in base alle caratteristiche della propria abitazione e del proprio stile di vita, orientarsi tra le diverse procedure e valutare attentamente l’investimento. Ecco tutto quello che è bene sapere.

Quali sono i requisiti di consumo per installare un impianto fotovoltaico?

Decidere di installare un impianto fotovoltaico significa non soltanto fare un investimento, ma progettare il futuro della propria famiglia e della propria attività. In ambito domestico l’impianto fotovoltaico di solito viene consigliato a fronte di un consumo di energia pari a 2.500 kWh nell’arco di un anno, che corrisponde mediamente a quello di un nucleo famigliare di quattro persone. Un parametro, però, non più così significativo.

consumi elettrici infatti sono in continuo aumento e sono destinati ulteriormente a crescere a fronte di un cambiamento degli stili di vita che vedrà affermarsi, nei prossimi anni, la mobilità elettrica e la smart home con la galassia di dispositivi a essa connessi.

Scegliere l’impianto in base ai nostri stili di vita

Nel determinare le caratteristiche dell’impianto che installeremo, sarà necessario guardare anche alle nostre abitudini: in che orari viviamo la casa? Quando accendiamo la lavatrice o ci asciughiamo i capelli? Abbiamo un climatizzatore che teniamo acceso tutto il giorno?

Far coincidere il picco dei propri consumi con quello di produzione, infatti, è il modo più semplice per massimizzare l’autoconsumo e quindi il risparmio. Un risultato che può essere raggiunto ancor più facilmente installando un sistema di storage, che permette di accumulare l’energia solare e di utilizzarla quando l’impianto è improduttivo, come durante le ore notturne.

Impianto fotovoltaico: le caratteristiche del tetto

Una volta stabilite, con l’aiuto di un esperto consulente, le caratteristiche e il dimensionamento che deve avere l’impianto per soddisfare al meglio il fabbisogno energetico rapportato alle abitudini di consumo, è possibile procedere con le fasi operative. Anzitutto sarà necessaria una ricognizione del tetto e l’analisi delle sue caratteristiche.

Se è vero che quasi tutti i tetti possono essere dotati di moduli fotovoltaici, questi non daranno gli stessi risultati su ogni tetto. Infatti, a incidere sulla produzione, sono diversi fattori come l’orientamento delle falde, la presenza di ombre o la pendenza considerando che l’ideale è avere i pannelli inclinati tra i 30 e i 35 gradi.

Impianto fotovoltaico: orientamento e ingombro

L’impianto fotovoltaico non necessita di particolari opere murarie per essere installato: l’importante è che il tetto, a falde o piano, sia solido e non presenti segni di cedimento, sia all’esterno sia all’interno. Fondamentale è poi l’orientamento: ottimale a sud, del tutto sconsigliato a nord. Infine l’eventuale presenza di alberi o case vicine che proiettano la loro ombra, anche solo parzialmente, sono elementi che non rendono vantaggiosa l’installazione.

Per quanto riguarda l’ingombro, invece, non è di solito un problema: un impianto di taglia domestica, con 3 kW di potenza nominale, necessita di massimo 30 mq di spazio nei tetti a falde che diventano 40 per le superfici piane. A queste misure vanno aggiunti però 5 mq per ogni kW di potenza nominale nel caso si tratti di un tetto triangolare. Inoltre, è da considerare l’eventuale spazio inutilizzabile per la presenza di antenne o camini.

Quali sono i passaggi per procedere all’installazione?

Una volta individuato il fornitore, sarà quest’ultimo a occuparsi delle opportune verifiche che comprendono l’eventuale presenza di vincoli, i carichi della struttura e le norme antincendio. L’esito di queste verifiche, insieme ai dati dell’impianto, sarà inserito in un progetto obbligatorio per legge che verrà fornito direttamente dall’impresa che effettuerà il lavoro.

A seguire dovranno essere effettuate: comunicazione o richiesta di autorizzazione al Comune, richiesta di connessione al GSE, registrazione anagrafica dell’impianto sul portale di Terna e, eventualmente, richiesta di attivazione dei meccanismi incentivanti sempre tramite portale del GSE e invio dichiarazione per detrazioni fiscali all’ENEA.

Come sono suddivisi i costi dell’impianto?

Anzitutto, una buona notizia: negli ultimi anni i progressi tecnologici e l’aumento della diffusione hanno sensibilmente diminuito le spese necessarie per un impianto fotovoltaico, a fronte di un contemporaneo miglioramento delle prestazioni. In generale il valore economico di un impianto fotovoltaico è molto variabile e dipende, per la maggior parte, dalla taglia scelta e dalle caratteristiche degli elementi principali. La prima voce di spesa riguarda moduli fotovoltaici, inverter e l’eventuale accumulatore: la differenza, anche molto marcata, dipende dai materiali impiegati, dalle caratteristiche che incidono sulle prestazioni e dalle garanzie offerte.

Tra le altre voci si annoverano poi le modalità di installazione e la distanza tra impianto e punto di connessione alla rete elettrica. A queste si aggiungono i costi amministrativi legati alla progettazione e alle procedure da espletare, comunque minoritari nel conto complessivo. Bisogna infine considerare i successivi costi per la manutenzione periodica che i fornitori, solitamente, offrono in appositi pacchetti calcolati in base alla taglia dell’impianto.

Quanto dura un impianto fotovoltaico?

A incidere sulla durata dell’impianto è anzitutto la qualità dei componenti. Un impianto fotovoltaico ben progettato e con componenti di qualità ha una durata che in media raggiunge e supera i 20 anni (ad eccezione dell’inverter, che ha una durata inferiore). Una manutenzione periodica, effettuata con regolarità, aiuta a prolungarne la vita e contemporaneamente ne garantisce la giusta resa che può essere tenuta sotto controllo costantemente con un servizio di monitoraggio.

Questo può essere proposto direttamente dal fornitore dell’impianto e rappresenta un servizio essenziale da considerare al momento dell’acquisto. La manutenzione periodica dell’impianto comprende la pulizia dei pannelli e la revisione dei diversi componenti, come interruttori, sistemi di fissaggio, morsetti e bullonistica. Si tratta di un passaggio essenziale che, in alcuni casi, è anche utile per non invalidare la garanzia.

A questo proposito è utile ricordare che per i pannelli fotovoltaici esistono due tipi di garanzie, quelle legate al prodotto e quelle legate al rendimento minimo. Per quanto riguarda invece la batteria la vita media e la garanzia possono essere dichiarate sia in anni sia in cicli di scarica con rendimento superiore a una certa soglia.

Per saperne di più

Lo scambio sul posto (SSP) è un meccanismo che valorizza l’energia prodotta dal tuo impianto e successivamente immessa in rete. Grazie a un meccanismo di compensazione economica tra immissioni e prelievi, lo SSP tiene conto di tutta l’energia prodotta: sia quella immessa in rete che quella utilizzata per i consumi della propria abitazione.

L’autoconsumo corre al raggiungimento di un risparmio fino al 50% dei consumi in bolletta per un impianto fotovoltaico in condizioni ideali di esposizione e soleggiamento, che può arrivare fino oltre il 90% con l’aggiunta di un sistema di accumulo energetico.
Un ulteriore vantaggio economico deriva dal contributo periodico per lo Scambio sul Posto (SSP), un meccanismo di compensazione economica riconosciuto dal GSE S.p.A per l’energia immessa nella rete elettrica.

È stato preso a riferimento il caso di un cliente domestico residente nel Sud Italia, con un consumo annuo pari a 4000 kWh, contatore di potenza impegnata pari a 3 kW e impianto fotovoltaico senza o con batteria da 3 kWp.

Il tempo di rientro dell’investimento dipende da diversi fattori, tra i quali l’esposizione, le condizioni meteorologiche e l’autoconsumo. Mediamente per un impianto solo fotovoltaico sono necessari 7 anni per il rientro dell’investimento, nel caso con accumulo 9 anni.

Il tempo di rientro dell’investimento è stato calcolato considerando il pagamento rateizzato a 120 mesi (TAN fisso del 5,76% e TAEG del 6,63%).

Basta prenotare una visita gratuita, un nostro incaricato saprà proporti la soluzione più adatta alle tue esigenze sulla base delle caratteristiche della tua abitazione e delle tue abitudini di consumo per garantirti il minor tempo di rientro dall’investimento.

Dal momento in cui il contratto viene firmato alla effettiva installazione a casa dell’impianto passano circa 30 giorni, mentre dall’installazione all’allaccio effettivo trascorrono in media altri 60 giorni.
In totale l’iter completo (senza complicazioni) prevede circa 90 giorni di tempo.

I principali fattori che influiscono sul rendimento di un impianto fotovoltaico sono l’irraggiamento dovuto alla posizione geografica dell’immobile, le caratteristiche di esposizione e l’inclinazione del tetto.

L’impianto fotovoltaico è un sistema che non prevede alcuna manutenzione continuativa, tranne nel caso in cui riscontrassi un calo significativo delle performance. In questa circostanza potrebbe essere necessaria la visita di un tecnico per controllare se ci siano dei problemi o se i pannelli siano semplicemente sporchi a causa degli agenti atmosferici.

Prima dell’installazione tutti i moduli vengono sottoposti a svariati test, soprattutto su quelli che potrebbero essere gli effetti della grandine.
Grazie a queste attenzioni, i normali eventi temporaleschi hanno un rischio bassissimo di danneggiare il tuo impianto, salvo nel caso di eventi atmosferici catastrofici.

Al momento non è prevista l’installazione di impianti per utilizzo privato sfruttando gli spazi comuni dei condomini, salvo per assolvere i consumi delle parti comuni.

Contribuiamo attivamente ad una generazione elettrica più sostenibile e meno impattante: grazie alla sua produzione energetica da fonti rinnovabili, riduce sensibilmente le emissioni di gas climalteranti inquinanti causate dalla generazione elettrica complessiva. Nel 2019, il valore totale di anidride carbonica non immessa in atmosfera da Evolvere è pari a 33.482 tonnellate di CO2. *

* Il calcolo delle emissioni di anidride carbonica evitata è stato effettuato utilizzando il fattore di emissione associato alla produzione di energia elettrica del parco termoelettrico nazionale, pubblicato nel 2019 dall’Association of Issuing Bodies all’interno del documento “European Residual Mixes – Results of the calculation of Residual Mixes for the calendar year 2018” e pari a 483,29 gCO2/kWh.

La legge di bilancio 2022 ha prorogato l’Ecobonus fino al 31/12/2024. Esso prevede il rimborso del 50% della spesa sostenuta per installazione di impianti fotovoltaici, con e senza accumulo, diluito in 10 anni tramite detrazioni annuali irpef o con sconto immediato in fattura attraverso il meccanismo di cessione del credito. Per ottenere la detrazione, i pagamenti per l’impianto devono avvenire tramite bonifico parlante, ossia un bonifico standard con causali specifiche.

* Il calcolo delle emissioni di anidride carbonica evitata è stato effettuato utilizzando il fattore di emissione associato alla produzione di energia elettrica del parco termoelettrico nazionale, pubblicato nel 2019 dall’Association of Issuing Bodies all’interno del documento “European Residual Mixes – Results of the calculation of Residual Mixes for the calendar year 2018” e pari a 483,29 gCO2/kWh.

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